Novità in riva alle lame, dove l’ente gestore della riserva delle torbiere sebine, nuova denominazione dell’ex consorzio, ha adeguato il proprio statuto alla nuova legge regionale rinnovando il consiglio di gestione, ma soprattutto allargandolo con la partecipazione di rappresentanti delle associazioni locali, ambientalisti in testa.

LA COMUNITÀ della Riserva (ex assemblea consortile) composta dai rappresentanti di ciascuno degli enti interessati, ha dunque eletto nei giorni scorsi a Provaglio, sede legale dell’ente, il nuovo consiglio di gestione del quale fanno parte i comuni di Provaglio, Corte Franca e Iseo, la Provincia e la Comunità Montana Sebino. L’ente ha così provveduto a eleggere il nuovo consiglio di gestione che ora è composto da Giovanni Lecchi (rappresentante di Provaglio), da Monica Napolitano (di Iseo), da Alessandra Naboni (di Corte Franca), da Sara Sorosina (rappresentante della Comunità Montana e della Provincia) e da Samuele Pezzotti (per la Regione, per la prima volta in Consiglio). I neo eletti hanno poi confermato, all’unanimità, Giovanni Lecchi in qualità di presidente dell’ente per la Gestione della Riserva Torbiere del Sebino. Da sottolineare alcune novità apportate dal varo della legge regionale che prevede all’interno della Comunità della riserva la partecipazione ai lavori con diritto di parola di un rappresentante per le associazioni ambientaliste, uno per le associazioni agricole o produttive del territorio, uno per le associazioni venatorie e piscatorie, un rappresentante per le associazioni di promozione del territorio e di un rappresentante dei fornitori di servizi turistici presenti all’interno della riserva. Ciascuna delle categoria di tali associazioni dovrà nominare un solo rappresentante scelto a maggioranza da comunicare all’ente gestore e rimarrà in carica fino alla scadenza del mandato della Comunità della riserva. Una novità molto gradita alle associazioni sebine, che potranno finalmente far valere nella stanza dei bottoni la propria opinione, seppur non vincolante, ma certamente propositiva laddove si parla di tutela e valorizzazione di quel lembo di terra lombarda che sono le torbiere. Un primo passo verso una gestione «partecipata» del territorio.

 

Fausto Scolari

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