Il giro attorno a Montisola a piedi è una di quelle escursioni che sanno rendere gioiosa e indimenticabile una giornata; per questo e per altre ragioni che vedremo più avanti non solo è una gita da effettuare ma è anche da suggerire a chi possiede un particolare feeling con la natura ed il paesaggio di altri tempi

Montisola dall’alto

Montisola infatti rievoca emozioni antiche, è verde e silenziosa e questo è ciò che più stupisce; ma merita anche di essere visitata per le sue rustiche borgate, per le sue tradizioni e più in generale per quell’atmosfera di serenità e di dolcezza che riesce a cogliere di sorpresa anche i visitatori più esigenti.

C’è inoltre da dire che Montisola detiene il primato di essere la più grande isola dei laghi italiani (e fors’anche europei); il suo periplo a lago (la nostra gita) è di nove chilometri per 600 metri di altezza; sulla stretta e rocciosa sommità si staglia, inconfondibile come un faro, l’antico Santuario della Madonna della Ceriola.

Frequenti sono i collegamenti tra l’isola e la terra ferma; battelli e traghetti fanno la spola tra Sulzano e Peschiera e tra Sale Marasino e Carzano (ma ci sono anche corse che partono da Iseo) ogni quindici-venti minuti a partire della 5 del mattino fino a notte.

Effettueremo l’escursione in senso antiorario partendo da Peschiera Maraglio, sulla punta sud-orientale dell’isola, nota per i retifici e per i suoi cantieri nautici (già attivi nel 1600), specializzati nella costruzione dei famosi “naecc”, barche da pesca in legno tipiche del lago d’Iseo. Da qui, lasciata a sinistra la deviazione per Senzano e Cure e imboccata la strada che si snoda in riva al lago, si prosegue per il porto commerciale e per Carzano raggiungibile dopo una quarantina di minuti di cammino.

Superato l’abitato che si attraversa per la stretta via principale (pittoreschi sono i due porticcioli) e la chiesa dedicata a San Giovanni Battista situata un poco in altura all’uscita del paese, si prosegue per Siviano (capoluogo dell’isola) che si presenta dopo avere lasciato, sulla destra al largo della costa, l’isoletta di Loreto. Spicca la torre medioevale dei Martinengo, mentre sul sottostante porticciolo (un vero gioiellino) raggiungibile mediante una breve deviazione, si affaccia la cinquecentesca villa Ferrata; i dintorni verdi e luminosi del paese, digradano a terrazze con viti e olivi.

Ancora un altro po’ di cammino e siamo a Sinchignano (metà giro) ed a un bivio dove noi prenderemo a destra per Menzino; la strada di sinistra sale a Senzano. Proseguendo sempre con ampie visuali si arriva poi a Sensole (un vialetto-scorciatoia sulla destra consente di scendere al paese più velocemente) sovrastato dalla possente Rocca Oldofredi (XIV-XV secolo); di fronte si scorge l’isoletta di San Paolo.

Ritornati sulla strada principale mediante un viottolo e seguendo quest’ultima verso destra (questo tratto è particolarmente bello), si fa ritorno al non lontano punto di partenza.

Se vi rimane tempo non perdete l’occasione di fare una puntata alla sommità del monte. Da quasi tutte le località costiere è possibile salire a piedi o in parte con i mezzi di pubblico servizio, al Santuario della Madonna della Ceriola. Da lassù il, panorama è grandioso e tutto da gustare.