Dal 23 giugno all’8 luglio, a Monte Isola, presso gli spazi del Palazzo del Turismo, a Peschiera Maraglio, si tiene la mostra “Realismi. Maestri bresciani del Novecento. Opere da una Collezone privata”. L’esposizione, che rientra nella quarta edizione di “Percorsi sperimentali”, è promossa e organizzata dall’Amministrazione comunale.

L’inaugurazione è in programma sabato 23 giugno, alle ore 16. In quell’occasione, il curatore, Simone Fappanni, presenterà i lavori esposti, eseguiti da maestri del calibro di Matteo Pedrali, Oscar Di Prata, Angelo Fiessi, Giovanni Repossi, Achille Canevari, Arturo Bianchi, Martino Dolci, Antonio Di Prata, Pietro Leidi, Tita Mozzoni, Cesare Monti, Fabio Luigi Glissenti, Umberto Franciosi, Mario Pescatori, Giacomo Bergomi, Ottorino Garosio, Ottorino Garosio ed Edoardo Togni. Durante il vernissage sarà presentato anche l’ampio che comprende le schede di ciascuna delle opere esposte, firmate da Nadia Agosti, Benedetta Botti, Teresa Cavallini, Elena Gavazzi, Tiziana Genovese, Vincenzo Montuori, Ilaria Oleotti, Giulia Pallavicini, Roberta Suzzani e Marcello Tosi.

In questa rassegna, spiega Fappanni, «il soggetto paesistico risulta declinato a seconda della sensibilità di artisti che incastonano, nella materia pittorica, quel senso di appartenenza ai luoghi dipinti che si avverte già dopo una prima, sommaria ricognizione dei loro lavori. Si pensi, a titolo esemplificativo, all’opera di Edoardo Togni, vero e proprio cantore della Valle Sabbia, raffigurata in quadri mai banali con enfasi e trasporto, oppure agli scorci, quasi incantati, gravidi di luce di Angelo Fiessi o ancora alle vedute di Achille Canevari. Un paesaggio che si carica di luci e di colori che s’impongono nello sguardo e nella memoria al ritmo di partiture visive e prospettiche che non lasciano indifferenti: si pensi ai casolari di Pietro Leidi, una netta concertazione è presente negli oli di Arturo Bianchi, Antonio Di Prata e Giacomo Bergomi. Visione e rappresentazione sono presenti in Oscar Di Prata. Accurati studi prospettici e coloristici sono anche quelli condotti da Martino Dolci, mentre la sperimentazione, anche planimetrica, è quella che contraddistingue un filone alquanto cospicuo della quadreria di Giovanni Repossi. Notevoli sono anche i dipinti di Cesare Monti, in mostra è possibile ammirare un quadro dedicato alla celebre “Pallata” di Brescia, e di Tita Mozzoni, del quale è stata scelta una tela che rappresenta la Serenissima. Presenze statuarie sono anche le figure in dialogo di Mario Pescatori, delicatissima e irreprensibile, è la mano di Umberto Franciosi, che risulta autore di notevoli lavori. Chiudono la mostra tre eccellenti composizioni floreali: quella di Fabio Luigi Glissenti, in cui il soggetto si veste di una sottile venatura sensuale grazie alla presenza, in primo piano, di uno schiaccianoci a tema erotico, quella di Giacomo Bergomi e una di Matteo Pedrali, condotto secondo una pennellata che descrive un movimento coloristico osmotico e pulsante».

Sito web www.percorsisperimentali.com