Vello la passeggiata

Vello la passeggiata

Ve La ricordate la vecchia strada che collegava la vecchia SS510 orientale?
Oggi è chiusa per lavori in corso, sembra che l’amministrazione comunale, abbia intenzione di farvi costruire una bellissima pista ciclabile.
Noi in anteprima vi mostriamo le immagini della strada che toglie il fiato quando ci si trova ad attraversarla.

Appena posteggiata la macchina vicino al bar Athena di Vello, proseguiamo per 30 m. in direzione Nord, siamo davanti alla prima grotta chiusa per tutti, ma una volta passato quest’ostacolo vi immergerete in un’atmosfera tinta di antiche leggende e di storia.
Sembra ancora di vedere passare le vecchie macchine da quella strada, immaginiamo i ragazzi che si tuffano dagli scogli e la vecchia ferrovia che passa a pochi metri sopra le nostre teste sembra ancora solida.
Non si possono descrivere le miriadi di emozioni che mi hanno colto in quel momento.

La foto a fianco dimostra lo stato di abbandono dell’antica via di collegamento, sembra di trovarsi nel videogioco di “Tomb Raider” , la camminata è lunga e molto sono le sorprese che ci aspettavano lungo il percorso.

 

La nostra meta è il punto in cui leggenda e storia si incontrano in un miscuglio di bellissimi aneddoti riguardanti il famigerato “Corno dei trenta passi”.
Ci sono voluti circa 40 min. di camminata ma ne è valsa sicuramente la pena.
Abbiamo incontrato anche costoni di roccia caduti sulla strada ad indicare la pericolosità del luogo.

 

Si cerca di fermare la Roccia con reti di protezione in acciaio come dimostra la foto in alto. Se volete un consiglio, attendete che rendano tutta la strada sicura.
La tranquillità di questo posto è spaventosa, non abbiamo sentito un rumore, la strada è troppo lontana e a tratti percorre la nuova galleria e non ci sono persone che passano.

Abbiamo apprezzato a pieno la passeggiata fino a giungere al corno dei trenta passi, dove si dice che l’altezza della roccia che cade a strapiombo sul lago sia pari alla profondità del lago proprio sotto ad essa.
L’hanno chiamato il 30 passi per un motivo, no?